Fobie

Fobie Alba

Cosa sono

Le fobie sono delle paure morbose, angosce eccessive provate in  particolari situazioni o suscitate da specifici oggetti.  Freud distingueva le fobie in comuni, cioè paure esagerate per cose di cui tutti in misura ragionevole abbiamo timore per  es. la notte, la solitudine, la morte, le malatie e fobie occasionali ovvero determinate da situazioni od oggetti specifici che di solito non infondono alcun timore nella persone. Tra queste ultime alcune sono molto note come la claustrofobia (paura dei luoghi chiusi) e l’agorafobia (paura degli spazi aperti e affollati) mentre alcune hanno nomi curiosi e poco conosciute come  l’allurofobia (paura dei gatti), siderodromofobia (paura dei treni), belenofobia (paura degli aghi), pogonofobia (paura delle barbe), allodoxafobia (paura delle opinioni altrui), eritrofobia (paura di arrossire in pubblico). In particolare le ultime due possono rientrare nella cosidetta  fobia sociale, la paura di subire un giudizio da altri. Si distingue dalla paura perché , a differenza di quest'ultima, non scompare di fronte ad una verifica della realtà. La persona che manifesta una fobia è perfettamente consapevole della irrazionalità dei suoi timori che tuttavia non riesce a risolvere.

Come si manifestano

In presenza di ciò che determina la reazione fobica si ha una intensa e smodata reazione d’angoscia a cui sono, a volte, accompagnateanche delle reazioni fisiologiche quali pallore o rossore del viso, eccessiva sudorazione, tachicardia e iperventilazione che possono in alcuni casi anche portare allo shock.

Come difesa  i soggetti interessati mettono in atto una strategia consueta , ovvero dei comportamenti d’evitamento dell’oggetto fobico e a volte anche  l’uso di un oggetto contro-fobico che annulli gli effetti del primo. Tali difese oltre ad essere inefficaci non eliminando il ripresentarsi della situazione, sono controproducenti in quanto rafforzano nel soggetto la convinzione di essere scampato ad un reale pericolo e quindi imprigionano in una spirale di fughe-evitamenti che inficiano il benessere della persona.

L’evitamento  riduce la sensazione di autonomia della persona facendola sentire come imprigionata:  si rende conto dell’irrazionalità della propria fobia, ma non riesce a controllarla.

Approccio terapeutico

Il  lavoro terapeutico avviene con step graduali  e si incentra sia sullo stimolo fobico analizzandolo e destrutturandolo , sia a un livello  più ampio sul mondo esperenziale del paziente. L'obiettivo   è accompagnare il paziente nella graduale elaborazione della propria paura per poi sviluppare un lavoro più ampio di analisi dei  vissuti  esperenziali e del proprio mondo interno che porti alla comprensione di  come l’estrema angoscia associata ad un determinasto oggetto  provenga in realtà da conflitti interni non risolti.

La finalità è uscire dai percorsi obbligati che le fobie impongono e ridivenire padroni delle proprie scelte e della propria vita con una nuova consapevolezza acquisita.


Articolo a cura della
dott.ssa Elena Michelis
Psicologa Psicoterapeuta a Cuneo

Ambiti d'intervento

  • Ansia
  • Fobie
  • Elaborazione del lutto
  • Depressione
  • Difficoltà relazionali
  • Disturbi dell'umore
  • Problemi legati alla sfera sessuale
  • Disturbi del sonno
  • Disturbi di personalità
  • Terapia di coppia
  • Dipendenze patologiche
  • Tecniche di rilassamento
  • Tecniche di comunicazione efficace
  • Valutazione dello stress da lavoro
  • Supporto al ruolo lavorativo
  • Sviluppare le risorse personali
  • Stabilire e raggiungere obiettivi efficaci
  • Migliorare il benessere della coppia e della famiglia
  • Per le organizzazioni effettua analisi e aziendali e progetta interventi di miglioramento del benessere rivolti al sistema

Dott.ssa Elena Michelis Psicologa Psicoterapeuta
Cuneo

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